05/02, Per la Palestina: proiezioni video al Circolo Caracol

L’Associazione Aut Aut, in collaborazione con Francesco Andreotti e Romano Guelfi, videomakers, presenta una serata all’insegna dell’approfondimento sulla questione israelo-palestinese attraverso le fonti video. Verranno proiettati il film “Arna’s children” di Danniel Danniel e Juliano Mer Khamis, e il documentario “Persona non grata” di Oliver Stone, con interviste a Ehud Barak, Benjamin Netanyahu, Shimon Peres, Jasan Yosef. Mercoledi 5 Febbraio, ore 21.00, presso il Circolo Arci Caracol, in Via Battichiodi, Pisa.
 
ARNA’S CHILDREN
– Israele/Palestina/Paesi Bassi, 2003, Betacam, 85’, col.
Nata in una famiglia sionista, Arna Mer (1930-1995) sposa negli anni
Cinquanta l’arabo-palestinese Saliba Khamis e mette a punto un sistema
educativo ad hoc per quei bambini che sperimentano condizioni di vita
drammatiche a causa dell’occupazione israeliana. Dà vita insieme al
figlio Juliano, attore, a un gruppo teatrale attraverso il quale i
piccoli abitanti di Jenin, ragazzi di nove-dieci anni, possano esprimere
paure, frustrazioni, rabbia e amarezze.
 
Il documentario parte da materiali filmati in diversi periodi tra il
1989 e il 1996 che mostrano le prove e le rappresentazioni del gruppo
per poi svelare cosa ne è stato di alcuni di quei bambini: Yussef è
morto da kamikaze nel 2001, Ashraf ha perso la vita nel corso di scontri
armati con l’esercito israeliano, Alla ha guidato un gruppo di
resistenza ed è deceduto nel 2003. Juliano, un tempo insegnante del
gruppo teatrale, ricostruisce da un lato la straordinaria esperienza
educativa della madre Arna, deceduta per un tumore, dall’altro tenta di
comprendere le scelte compiute dai piccoli da lui conosciuti e amati.
 
Biofilmografia:
Danniel Danniel (Haifa, Israele, 1950) si diploma nel 1981 presso il
NFTVA, l’Accademia Olandese per il Cinema e la Televisione. Nel corso
degli anni Ottanta dirige in Olanda Meetings (Incontri, 1981), The Way
to Paris (La strada per Parigi, 1982), Station (Stazione, 1985) ed Ei
(Uovo, 1987), tutti inediti in Italia. Nel decennio successivo realizza
progetti da lui scritti, diretti e spesso prodotti: Viaduc (1991);
Tralievader e Mykosch, entrambi del 1995; Winter ’89 (Inverno ’89,
1998). Con Arna’s Children si aggiudica nel 2004 il premio Fipresci
all’Hot Docs Canadian International Documentary Festival.
 
Juliano Mer Khamis, attore e regista teatrale molto conosciuto nel
proprio Paese, a partire dal 1984 lavora con continuità nel cinema
interpretando oltre venti pellicole. Si segnalano La tamburina ( The
Little Drummer Girl, 1984), Nozze in Galilea ( Urs al-jalil, 1987),
Giorno per giorno ( Yom Yom, 1998), Kedma – Verso Oriente ( Kedma,
2002). Collabora con Danniel Danniel alla realizzazione di Arna’s
Children, dedicato alla madre, attivista politica ed educatrice, e al
suo impegno per i bambini palestinesi.
 
PERSONA NON GRATA
– Usa/UK/Francia/Spagna 2003, 67′
Persona non grata (frase latina che in lingua italiana va tradotta come persona non gradita) è una locuzione riservata generalmente ai diplomatici.
In base all’articolo 9 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, una nazione ospitante può “in qualsiasi momento e senza dover motivare la sua decisione”, dichiarare un qualsiasi membro del corpo diplomatico come persona non grata – ovvero inaccettabile – anche prima che questi arrivi all’interno della nazione.
È pratica comune che una persona dichiarata tale venga richiamata in patria. Se non viene richiamata lo stato ospitante “può rifiutarsi di riconoscere la persona in questione come un membro della missione diplomatica”.
 
Oliver Stone ci porta a Gerusalemme e a Ramallah nel marzo del 2002, poco prima del massacro di Passover, per uno sguardo sul conflitto Israelo-palestinese. Nel giro di cinque giorni il regista è riuscito ad ottenere interviste con tre ex primi ministri israeliani (Shimon Peres, Ehud Barak, Benjamin Netanyahu), il portavoce di Hamas Hasan Yoseph e alcuni combattenti mascherati della Brigada Al Aqsa. L’ unico a eluderlo, nonostante molti tentativi e lunghe attese al suo quartier generale Al Muqataab, è il presidente palestinese Yasser Arafat, cui si riferisce il titolo del documentario .
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