Nuova aggressione fascista contro uno studente di colore.

NAPOLI – La scorsa notte a Napoli, all’uscita di un locale in Piazza del Gesù, uno studente universitario italo-etiope di 22 anni originario di Capaccio, nel salernitano, è stato aggredito e picchiato da due giovani. Teste rasate, cinture sguainate, lo hanno pestato al grido di “sporco negro”, finché Marco Beyenne, questo il nome del giovane aggredito, non è riuscito a ripararsi insieme ad un amico in una rosticceria.

Figlio di Yakob Beyenne, professore di Filologia etiopica in pensione ma legato ancora all’Università di Napoli L’Orientale da un contratto di collaborazione, forse rappresentava quel modello di riuscita integrazione che tanto li spaventa. Un etiope che, invece di svolgere per quattro soldi uno dei lavori che gli italiani non vogliono più fare, si permette addirittura di studiare, di uscire la sera, di frequentare i locali degli studenti italiani.

Si tratta evidentemente dell’ennesima aggressione di stampo fascista perpetrata nei confronti di un ragazzo di colore, in un Paese in cui il clima politico sembra ormai incoraggiare questi infami a fare capolino, con le loro teste rasate, dalle fogne dove dovrebbero stare. In un paese in cui l’impunità per queste persone regna sovrana, in cui si istituzionalizzano le ronde per permettere loro di scorrazzare nei nostri quartieri a dettare legge.

Non più tardi di ieri a Pisa, la nostra città, lo Stato ha schierato i suoi sbirri per proteggere un’iniziativa promossa, tra gli altri, da Laboratorio 99, un’associazione “culturale” che si muove in quella galassia dell’estrema destra da cui provengono gli autori di queste ormai quotidiane aggressioni squadriste e razziste. Per proteggere coi manganelli la libertà di propagandare idee intollerabili, che dietro lo scudo della difesa delle nostre presunte radici cristiane celano l’odio e la paura del diverso. La libertà di coltivare nella società una mentalità da bastione cristiano assediato dai mori, la cui logica conseguenza nelle teste rasate di qualcuno è la crociata in difesa della supremazia bianca e occidentale sul mondo.
Ecco perché non li possiamo tollerare, ecco perché non si deve abbassare la guardia.

Panurge.

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