Crisi: La C Banking di Parma manda a casa 30 persone della Coop. Amazzone. Sciopero ad oltranza

Pisa – La crisi economica si aggrava sempre più, e questo ormai non è più una novità, anche se il Governo nazionale minimizza la situazione e gli enti locali tacciono e non intervengono strutturalmente. Notizia di questi giorni è che un’altra cooperativa, titolare di un subappalto di servizi bancari per la C Banking di Parma, ha ricevuto una lettera di disdetta del contratto. Circa 30 lavoratori e lavoratrici andranno a casa. Di questi 30, 25 sono donne.
Da oggi è stato indetto uno sciopero di otto ore ed andrà ad oltranza se non arriveranno novità dal fronte aziendale. Viene chiesto, infatti, almeno di mantenere gli impegni presi che prevedono il mantenimento dell’attività fino a giugno.
Sempre secondo fonti interne, riportate sui quotidiani locali, ci sarebbe la possibilità di spostare 15 dipendenti in un’altra cooperativa che svolge attività simili. In 15, perciò, rimarrebbero comunque fuori.
La crisi quindi investe tutti i rami della produzione di beni e servizi. Anche la provincia di Pisa è gravemente colpita, e migliaia di persone restano a casa dall’oggi al domani. La Saint Gobain non rispetta gli impegni, la Piaggio assume 280 precari invece di 800, tutto l’indotto è fermo senza prospettive.
E’ evidente che Berlusconi non voglia intervenire su speculazioni e rendite, e allora che intervengano gli enti locali. Le possibilità ci sono, la volontà politica un po’ meno. Ma le rate del mutuo chi le pagherà? I servizi sociali sono assaliti da centinaia di famiglie sul lastrico e sta saltando il giochino del “welfare” toscano. Ed ancora non è finita.
 
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