La situazione carceraria continua ad essere gravissima. In Toscana il sovraffollamento rende insopportabile la vita ai detenuti. Sono 3075 i posti disponibili, più di 4000 i detenuti. La situazione più grave si registra a Firenze dove dinnanzi a 438 posti disponibili nel carcere di Sollicciano sono rinchiusi più di 900 persone, mentre a Pisa ai 205 detenuti previsti si contrappongono i 348 reclusi. La situazione è grave un po’ in tutte le carceri toscane. In Italia la situazione però non è delle migliori: fino all’indulto (2006) in carcere c’erano 61.000 persone, che sono poi diventate 39.000. Nel giro di due anni siamo di nuovo sopra i 57.000.
In Toscana, come già denunciato(1), vi sono 5 carceri che ospitano reclusi condannati in via definitiva (Gorgona, Massa, Porto Azzurro, San Gimignano e Volterra), 12 “normali” (Arezzo, Empoli, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Massa marittima) di cui 3 a custodia attenuata ed a Montelupo fiorentino c’è l’ospedale psichiatrico giudiziario. A Pitigliano c’è un carcere per detenuti in regime di semilibertà.
Le carceri sovraffollate sono Arezzo (114 su 65 posti), Sollicciano (911 su 483), Livorno (361 su 252), Lucca (143 su 82), Massa (214 su 185), Pisa (348 su 205), Pistoia (132 su 64), Prato (560 su 443), San Gimignano (247 su 237). E nel frattempo la gente si suicida o viene uccisa.(1)(2)
In Toscana, come già denunciato(1), vi sono 5 carceri che ospitano reclusi condannati in via definitiva (Gorgona, Massa, Porto Azzurro, San Gimignano e Volterra), 12 “normali” (Arezzo, Empoli, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Massa marittima) di cui 3 a custodia attenuata ed a Montelupo fiorentino c’è l’ospedale psichiatrico giudiziario. A Pitigliano c’è un carcere per detenuti in regime di semilibertà.
Le carceri sovraffollate sono Arezzo (114 su 65 posti), Sollicciano (911 su 483), Livorno (361 su 252), Lucca (143 su 82), Massa (214 su 185), Pisa (348 su 205), Pistoia (132 su 64), Prato (560 su 443), San Gimignano (247 su 237). E nel frattempo la gente si suicida o viene uccisa.(1)(2)
Più galere si costruiranno, più si avrà la necessità di riempirle. Più gente verrà rinchiusa, più verranno meno tutte le iniziative di reinserimento sociale e lavorativo. Il problema sta proprio nell’incapacità di operare su diversi livelli, senza intervenire necessariamente tramite uno strumento coercitivo come il sistema carcerario. Le strade sono tante, forse tortuose ma una cosa è certa: non basteranno mai gli indulti se non capiamo che l’unica via d’uscita sta nel fatto che bisogna liberarsi dal bisogno del carcere.