Vigili urbani: ancora violenza e arroganza, dopo Pisa ora tocca a Verona

In tutta Italia sono sempre di più i casi di vigili urbani "sceriffi", che usano violenza contro chiunque viva la strada non per fare gli acquisti natalizi.

L’ultimo caso è a Verona, dove i vigili hanno preso a calci un senza fissa dimora perchè dormiva sotto un porticato in centro in una notte fredda e piovosa d’inverno. Naturalmente il video girato "clandestinamente" ha fatto sì che i due ragazzi che riprendevano con un videotelefonino venissero minacciati e denunciati.

Un caso che riguarda un fatto simile, successo a Pisa il primo settembre 2009, quando un operatore sociale intervenne per mediare tra un gruppo di migranti e una pattuglia di vigili, che in modo assai arrogante e provocatorio, abusando del proprio potere, mandarono via il gruppo di venditori e tentarono di sequestrare la merce.

Dinnanzi all’indignazione dei presenti, anche in quel caso, la reazione fu una denuncia per chi, scioccato, chiese spiegazioni. Nelle città italiane la politica degli allontanamenti senza motivi (ovvero solo per "decoro natalizio", quindi per fare un piacere ai bottegai) è una prassi.

A Pisa, in stazion,e quotidianamente raccogliamo denunce di migranti e senza fissa dimora che vengono fermati e minacciati. A Pontedera addirittura i vigili, fermando alcuni senza fissa dimora hanno minacciato gli arresti solo per il fatto di essere lì. A Pisa, invece, è passata l’idea che chi vive in strada è un problema di ordine pubblico. Per cui giù minacce e allontanamenti: basta il colore della pelle o la sosta prolungata sulle panchine. 

Il Sindaco di Pisa, anche se ogni tanto si lamenta del Governo di Roma, segue perfettamente la deriva securitaria che il Ministero degli interni propone, tagliando sul sociale e investendo sui vigili urbani. Proprio in un incontro con Mantovano (sottosegretario in visita a Pisa qualche giorno fa) si vantava dell’assunzione di nuovi vigili e l’introduzione dell’occhio elettronico.

Sindaco, pensi ai suoi cittadini in difficoltà e non solo ai ricchi bottegai delle vie del centro.

C.Muraglione

 

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