Pacchetto sicurezza, i punti principali.

Testo Ddl 2180 (al Senato 733)
Scompare l’articolo sui medici-spia, ma ne entra uno sui presidi-spia, tornano ronde e prolungamento della detenzione. Si insiste ancora sulla tassa di 200 euro, ed innumerevoli altre restrizioni.
 

Con uno scambio politico, interno alla maggioranza, è stato soppresso il
divieto di segnalazione, ma la contropartita non è certo morbida: oltre
alle ronde, la lega Nord riesce a riproporre per la terza volta il
prolungamento della detenzione nell’inferno dei Cie.

Restano comunque molte ambiguità interpretative secondo le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, che chiedono l’intervento del Parlamento per cancellare definitivamente la norma che impone ai medici di denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie. Lo fanno scrivendo una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, e rivolgendo lo stesso appello a tutti i deputati.
 
"Il disegno di legge sulla sicurezza, pur ripristinando l’esenzione del personale sanitario dall’obbligo di segnalare all’autorita’ i pazienti clandestini – scrive l’intersindacale – non considera la nuova situazione che si e’ determinata alla luce dell’istituzione del reato di clandestinita’. La qualifica di reato dello stato di clandestinita’ obbliga il medico in quanto pubblico ufficiale a denunciare il clandestino in quanto tale. La norma approvata dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera esenta i sanitari dalla segnalazione all’autorita’, come previsto dal precedente dettato legislativo, ma non dalla denuncia all’autorita’ giudiziaria".
Occorre pertanto, secondo l’intersindacale, che venga esplicitata "espressamente l’esenzione del personale sanitario anche per quanto riguarda la denuncia penale all’autorita’ giudiziaria". L’intersindacale medica e’ composta da Anaao Assomed, Cimo Asmd, Aaroi, Fp Cgil medici, Fvm, Federazione Cisl medici, Fassid, Fesmed, Federazione medici Uil Fpl. (RaiNews24, 4 Maggio)
 
Ecco i principali punti:
Matrimoni e cittadinanza italiana
L’acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio potrà avvenire, dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato (dopo il matrimonio) o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero. Tempi dimezzati in presenza di figli. Le precedenti disposizioni prevedevano un termine di sei mesi.
Sarà poi necessario il pagamento di una tassa di 200 euro.
Ulteriore stretta sui matrimoni con una modifica al Codice Civile che prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno. Niente più matrimoni quindi neppure tra "irregolare" ed "irregolare", che non comporterebbe nessun tipo di "regolarizzazione".
 
Ingresso e soggiorno irregolare
Si introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare ma senza che questo comporti l’immediata incarcerazione. E’ prevista un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Inoltre è prevista la possibilità di rimpatrio senza il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità competente.
 
Iscrizione anagrafica
Sarà richiesta per l’iscrizione o la variazione della residenza anagrafica, la certificazione dell’idoneità alloggiativa.
Per quanto riguarda i ricongiungimenti familiari si stabilisce che l’idoneità alloggiativa dovrà rispondere ai requisiti disposti dal Comune, non più dall’azienda Sanitaria Locale (in passato poteva essere richiesta ad entrambi). Moltissime abitazioni, anche tra quelle reperibili dietro lauto compenso nel mercato privato, non potranno rispondere a questo criterio. Provvedimento che andrà ad intaccare i diritti dei cittadini migranti, dei comunitari e degli stessi cittadini italiani.
 
Esibizione del permesso di soggiorno
Si introduce la necessità di esibire il permesso di soggorno per tutti gli atti di stato civile. Ciò significa che anche il semplice ma sacrosanto diritto di riconoscere un figlio verrà sottoposto al filtro della richiesta del permesso di soggiorno.
Qui si inserisce anche il caso dei presidi-spia. Anche per l’iscrizione a scuola l’immigrato deve presentare il permesso di soggiorno. In caso contrario, scatta l’obbligo di denuncia perché la
clandestinità, con questo ddl, diventa reato.
 
180 giorni di detenzione nei Cie
Si reintroduce dopo la bocciattura del Senato e quella della Camera nell’ambito della discussione sul decreto legge n. 11, il prolungamento dei tempi di detenzione nei Cie fino ad un massimo di 180 giorni.
Divieto di espulsione e respingimento
Cade il diveto di espulsione per i conviventi con parenti italiani di terzo e quarto grado.
 
Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare
Non sarà più possibile richiedere il visto di’ingresso se il nulla osta non verrà rilasciato dopo 180 giorni dal perfezionamento della pratica.
Svanisce così anche l’unica possibilità di garanzia del diritto all’unità familiare prevista per far fronte alle lentezze burocratiche.
Rimesse di denaro
I cosiddetti servizi di money transfer avranno l’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno e di conservarne copia per dieci anni. Inoltre dovranno comunicare l’avvenuta erogazione del servizio all’autorità competente nel caso riguardi un soggetto sprovvisto di permesso.
 
Permesso Ce di lungo periodo
L’ottenimento della carta di soggiorno potrà avvenire solo dopo il superamento di un test di lingua italiana.
Reati ostativi all’ingresso
Dovranno essere prese in considerazione anche le condanne non definitive.
Un contributo da 80 a 200 euro
Per tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno si dovrà versare questo contributo economico.
 
Esibizione dei documenti
Arresto fino ad un anno e multe fino a 2.000 euro.
Registro per senza fissa dimora
Se da un lato viene cancellata per i senza fissa dimora (ma non solo) la possibilità di iscrizione anagrafica, viene istituito presso il Ministero dell’Interno un registro per la schedatura dei cosiddetti clochard.
Cancellazione anagrafica
E’ prevista dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno.
Permesso di soggiorno a punti
E’ disposta l’istituzione di un accordo di integrazione articolato in crediti da sottoscrivere al momento della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno. I criteri e le modalità verranno stabiliti da un apposito regolamento.
 
Favoreggiamento ingresso irregolare
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare, non vengono invece minimamente toccate le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori. Chi, nello sfruttamento di situazioni di soggiorno irregolare, trarrà un ingiusto profitto (chi impiega lavoratori irregolari sottopagati) non vedrà quindi aggravata la sua situazione.
 
Fonti: RaiNews24, Ansa, Articolo di Nicola Grigion– Progetto Melting Pot Europa (1 maggio 2009)
Zeliha P.
 
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