5 mila persone contro riforme e precarietà nella scuola e nell’università: tutti presenti.

 
Pisa – Un grande corteo si è
snodato lungo le vie della città. 5.000 persone hanno affollato i lungarni
aspettando una ministra che ha avuto paura di venire. Ad aspettarla c’erano
bambini, genitori, professori e studenti, universitari e ricercatori. Mancavano
solo le autorità che sono rimaste impantanate nel loro presidio alle logge dei
banchi (circa venti persone..).

Dall’altra parte, in P.zza Garibaldi, la festa
alle 15 era già iniziata. Dopo un’ora è partito il corteo che ha visto tutto il
mondo della formazione unito nel rivendicare liberi saperi e fine della
precarietà. Ieri Filippelli (Fontaneschi) aveva tentato di strumentalizzare la
giornata di mobilitazione ma dinnanzi alla richiesta di fatti e non parole si è
tenuto ben lontano dalla piazza. Una piazza allegra che ha saputo fare sintesi.
Il no alle manovre del governo nazionale ed all’ambiguità degli amministratori
locali è stato netto.

I ricercatori del CNR, gli studenti del Polo Occupato e gli
istituti medi, i genitori con i bambini ed i lavoratori tecnico-amministrativi,
i precari universitari hanno riempito le strade cittadine con vitalità e voglia
di lottare. Nessuno al momento vuole fermarsi. Il corteo si è concluso in P.zza
dei Cavalieri per sostenere l’occupazione del Polo Didattico Occupato dagli
studenti universitari. Per la città è un momento delicato: le battaglie contro
il lavoro precario e contro il clima d’intolleranza e razzismo hanno fatto da
cornice alla mobilitazione di oggi.

Da tutti coloro che hanno parlato ai
microfoni è emerso il bisogno di restare uniti e fare fronte comune contro
questo sistema di cose. La solidarietà tra le categorie in lotta oggi lo ha
dimostrato. Stasera assemblea aperta al Polo didattico occupato. Parola d’ordine:
la lotta continua.

 

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