Da un mese i 130 dipendenti lavorano a orario ridotto, e le prospettive sono drammatiche. Appello dei Cobas di Pisa alle istituzioni.
La crisi, dovuta anche "alla
eccessiva fluidità e alle scarse regole della finanza internazionale",
sta facendosi sentire anche alla Pega (in appalto a Ceva ex Tnt), una
cooperativa del pisano che lavora nel settore dell’indotto della
Piaggio. E’ quanto si legge in una nota dei Cobas di Pisa, dove si
spiega che da circa un mese i 130 dipendenti lavorano a "orario
ridotto, in media 40 ore mensili, e le prospettive sono drammatiche".
Nella
nota si spiega come i lavoratori non hanno diritto alla cassa
integrazione e che la "situazione promette di peggiorare fino a mettere
a rischio lo stesso appalto, gestito dalla Pega di Torino, che
recentemente ci ha permesso di avere un contratto collettivo migliore
come retribuzione e migliore sul piano normativo". Nella cooperativa,
tra l’altro, dicono ancora i Cobas, lavora "una buona percentuale di
immigrati che affidano la loro condizione di regolarità a questa
attività": in caso di chiusura, "la Bossi-Fini farebbe tornare tutti ai
propri paesi di origine, cacciando via professionalità maturate in
azienda e molto importanti per la gestione dei lavori in appalto".
Da
qui l’appello alle istituzioni, "perché non ci lascino soli in questa
occasione" e venga aperto "un tavolo comune di valutazione della crisi".
(06/11/2008)
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