Parigi, occupata la Sorbona da docenti e ricercatori

Giovedi scorso, 26 marzo 2009, la Sorbona e’ stata occupata. In un contesto di scontento diffuso, nel quale l’ultimo sciopero generale
ha avuto la capacità di portare 3 milioni di persone in piazza, un altro passo importante è stato fatto. In Italia a
darne notizia e’ stato però solo il Manifesto ("I ricercatori occupano la
Sorbonne", 27.03.09
), ma con qualche (grossa) imprecisione. Ad
occupare sono stati i Docenti-ricercatori e non solo i "ricercatori" e a
opporsi al proseguimento della mobilitazione non sono stati "i presidi di
facoltà" ma i Rettori (leggi il documento della Conferenza dei Presidenti delle
Universita’ francesi (CPU) del 25.03.09
). [Andu, 27.03.09]

La "grande stampa" ha invece preferito tacere su una iniziativa che dà la
misura dell’entità e della qualità della protesta che il mondo
universitario francese conduce da settimane contro i progetti governativi
di smantellamento dell’Universita’ pubblica, portati avanti dal ministro Valerie Precresse, ma che si inseriscono appieno nel contesto europeo di ridefinizione di uno spazio di istruzione superiore.

In una Sorbona dove regna il controllo, con la necessaria esibizione di un tesserino universitario all’ingresso e i poliziotti che vi stazionano stabilmente, centinaia di persone tra docenti, ricercatori e studenti hanno invaso un’ala dell’enorme struttura situata nel centro di Parigi. Nel primo pomeriggio l’assemblea dei ricercatori-insegnati di Parigi 1, Parigi 3 e Parigi 4 -ovvero diverse facoltà facenti parte della Sorbona – aveva redatto un appello importante, "Perchè noi non cederemo", che potete leggere sotto.

A Brest (Bretagna), il 27 Marzo, gli studenti hanno costretto alla sospensione il convegno annuale dei presidi di facoltà con la loro irruzione in sala.
[Infoaut.org, 28 marzo 2009]

E’ importante evidenziare il passaggio concreto fatto in Francia: anche i docenti si sono mobilitati in prima persona, unendosi alle voci che già da settimane si alzavano in molteplici università francesi. Il corpo docente in Italia è rimasto solitamente ai margini delle lotte, e lo attestano i mesi passati e quelli in corso, muovendosi solo se in ballo ci sono i loro privilegi baronali.

L’attacco europeo al sapere è di dimensioni enormi e profonde. Sarà l’ora che prendano esempio?

 

Zeliha P.

L’appello della Sorbona: "Pourquoi nous ne céderons pas"

Le 2 février a commencé une grève illimitée dans les universités françaises, faisant suite à un long mouvement de protestation contre les réformes du statut des enseignants-chercheurs, de la formation des maîtres et du contrat doctoral, contre les suppressions d’emploi dans l’enseignement supérieur et la recherche, la précarisation des personnels et le démantèlement des organismes de recherche.
Huit semaines de grève plus tard, notre détermination demeure intacte. Nos principales revendications n’ont pas été satisfaites. En refusant de prendre en compte les raisons du rejet massif de ces réformes, le gouvernement nourrit chaque jour un peu plus son discrédit et met en péril, par son obstination irraisonnée, la tenue du semestre.

Seul le retrait des projets en cause, l’ouverture de négociations globales avec l’ensemble des acteurs sur les réformes de l’enseignement supérieur et de la recherche, accompagnées d’un plan de relance massif, permettront de sortir de la crise ouverte depuis des mois. Ce faisant, nous ne demandons pas l’impossible, mais simplement l’établissement des conditions minimales d’un dialogue démocratique sur l’avenir des universités françaises, de leurs personnels enseignants et BIATOSS, et de leurs étudiants.
Nous ne céderons pas. Nous appelons l’ensemble des personnels de l’enseignement primaire et secondaire et l’ensemble des citoyens, à se mobiliser avec nous pour défendre l’enseignement public de la maternelle à l’université, face au projet global de régression de l’éducation et des savoirs promu par le gouvernement.

Leggi i blog della mobilitazione, dove trovi foto, video, comunicati e costanti aggiornamenti: http://sorbonneengreve.revolublog.com/   http://www.sauvonsluniversite.com/

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