Università: il Senato indice un momento pubblico per la commissione biblioteche

Stamani ha avuto luogo un interessante Senato Accademico, dove è uscita una proposta che sembra segnare un punto a favore per chi, da ormai diversi mesi, si batte per la difesa delle biblioteche nell’ Ateneo pisano.

Nei giorni scorsi era arrivata la notizia che, nella seduta del senato di oggi, nessun punto all’o.d.g poneva la questione sulle biblioteche, al contrario di quanto si aspettavano in molti dopo che lo stesso Rettore nella scorsa seduta aveva stabilito che il suo delegato in materia, ovvero il prof. Barbuti, avrebbe preparato e presentato un’istruttoria sul tema.

Motivo per cui già da alcuni giorni, i precari della ricerca e della didattica insieme ad un gruppo di studenti e di lavoratori strutturati ed esternalizzati, si erano mossi per contattare i vari senatori e i rappresentanti dei lavoratori, cercando di convincerli di quanto fosse importante che venisse stabilito un momento pubblico di confronto sulle politiche bibliotecarie, da svolgersi precedentemente al consiglio di amministrazione in cui verrà approvato l’assestamento di bilancio, dove verranno messi a verifica i conti del bilancio previsionale dell’Ateneo e dove possono essere annullati i tagli alle biblioteche, per scongiurare la paralisi delle strutture.

Tale proposta era stata avanzata già da tempo e negli ultimi mesi anche gli stessi bibliotecari strutturati si sono mossi per fare pressione sui propri rappresentanti, ma fino ad oggi numerosi erano stati i tentativi di ignorare questa istanza da parte del Rettore, motivo per cui nello scorso Senato c’era stata pure un’interruzione della seduta da parte dei partecipanti al presidio.

Grazie a questo lavoro oggi, nonostante le continue prese di posizione del Rettore che conferma la sua incapacità a ristabilire un dialogo su questioni cruciali riguardanti varie categorie che usufruiscono e lavorano all’interno dei servizi nell’Ateneo, il senato si è espresso in maniera decisamente migliore rispetto al passato.

La proposta uscita dalla seduta, dopo una mediazione tra le parti, riguarda la commissione biblioteche, organo dell’Ateneo istituito per statuto. Tale commissione verrà aperta al pubblico e garantirà a tutti la possibilità di parteciparvi portando il proprio contributo.

Dopo il momento di discussione, la commissione dovrà stilare un’istruttoria indirizzata verso gli organi centrali. Il cda dovrà dunque tenere in seria considerazione tale indirizzo, soprattutto per quel che riguarderà l’assestamento di bilancio dell’Ateneo, che ancora non è chiaro se sarà a fine giugno oppure a metà luglio.

Finalmente insomma si svolgerà questo primo momento pubblico di discussione, all’interno di un organo che avrà dunque autorevolezza nell’esprimersi verso gli organi decisionali, che quindi non potranno ignorare eventuali richieste di annullamento dei tagli, a fronte di una situazione che si profila sempre più drammatica.

La commissione biblioteche, composta sia da senatori che da consiglieri, dovrà quindi riunirsi in forma molto allargata già nei prossimi quindici giorni e si occuperà di convocarla il vice presidente Bruno Mazzoni.

Un primo passo, un primo momento di democrazia, ottenuto tramite una lunga attività portata avanti ormai da molti mesi da parte di quei soggetti che pagano in prima persona certe scelte dettate dai tagli. Speriamo che il Rettore non voglia annullare l’efficacia di tale momento, ma considerando la condotta che ha mostrato pure oggi in Senato, non ci sarebbe da sorprendersi del contrario.

Vinz

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