Una domenica al Cpt Corelli.

Domenica in Corelli la situazione è questa:
una sezione intera (28 persone) ha contratto l’influenza e le condizioni igienico sanitarie aggravano la situazione di giorno in giorno. In settimana hanno protestato per ottenere cure adeguate e la visita di un medico; l’unica visita che hanno ottenuto è stata quella della polizia che ha pestato sei reclusi. Venerdì hanno iniziato lo sciopero della fame.

Ieri, nella speranza di essere portati al pronto soccorso, hanno scelto di tagliarsi il petto, le braccia, il collo, perchè sanno che i medici arrivano solo quando spunta il sangue, quando si rischia la vita. Ma nell’infermeria fantasma della crocerossa non si muove una foglia.
Nella sezione intanto la febbre non si placa, il riscaldamento è spento, non mangiano da 2 giorni e le ferite continuano a sanguinare.

Al telefono con noi uno di loro prova a chiamare l’infermeria attraverso il citofono. Non risponde nessuno. E’ disperato. Poi si presentano due crocerossini, lui lascia il telefono acceso e ci permette di registrare la conversazione.

Abbiamo deciso di riportarla quasi per intero nonostante la bassa qualità audio perchè ci da uno spaccato di quello che accade nei centri, perché ci racconta un momento come tanti altri di confronto tra gestori e reclusi.
Al termine della conversazione si accorgono che il suo cellulare era acceso e che qualcuno dall’altra parte ha sentito. Dopo dieci minuti mandano un infermiere.

In serata la febbre sale, la fame si fa sentire, i reclusi della sezione scoppiano e bruciano i materassi. La polizia entra nel centro e chiude le gabbie. Alcuni vengono portati negli uffici dell’Ispettore capo Vittorio Addesso e poi di nuovo in cella.

..:Ascolta la registrazione audio:..

Tratto da radiocane.info, "cronache dal fronte"

 

Articoli correlati:

Processo ai rivoltosi di Corelli – parte 1.


14 Ottobre, 2009

Contro le violenze del razzismo di stato, presidio al processo Corelli.


12 Ottobre, 2009

La rivolta al CIE di Corelli è stata repressa. Ma la lotta continua.


20 Agosto, 2009

Questa voce è stata pubblicata in Migranti. Contrassegna il permalink.