Sfratti: Pisa resta fuori dalla proroga, 160 famiglie rischiano di perdere la casa.

Pisa – La proroga degli sfratti lascia fuori Pisa. Pur essendo una città ad "emergenza abitativa" non rientra nel decreto governativo. Più di 160 famiglie rischiano di perdere la casa. Oltre al trattamento ineguale al limite della costituzionalità, non c’è traccia di alcuna politica sociale legata all’edilizia popolare. Riportiamo il comunicato dell’Unione Inquilini: 
In merito alla proroga sfratti che il Governo ha approvato venerdì scorso, Vincenzo Simoni, Segretario Nazionale dell’Unione Inquilini ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“ La proroga che il Governo ha approvato nel Consiglio dei Ministri di venerdì 17 ottobre è un atto incostituzionale perché si tratta in modo diverso cittadini nelle medesime condizioni, e al contempo rappresenta il fallimento delle politiche abitative attuate fino ad oggi dai governi che si sono succeduti, buon ultimo il Governo Berlusconi.
Infatti il decreto legge che proroga gli sfratti al 30 giugno 2009 relativamente ai comuni delle aree metropolitane ( Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze , Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia ) ed ai comuni ad essi confinanti, non tiene conto né dei comuni definiti ad alta tensione abitativa di cui alla Delibera Cipe ma, cosa ancora più grave ignora i dati del Ministero dell’interno che ha predisposto una apposita graduatoria relativa alla sentenze di sfratto emesse nel 2007 in rapporto alle famiglie residenti.
In questa, graduatoria ai primi 35 posti figurano le seguenti province: “ Prato, Firenze, Lodi, Rimini, Roma, Modena, Parma, Vercelli Pistoia, Genova, Novara, Pavia, Trieste, Asti, Palermo, Bologna Biella, Lucca, Imperia, Ravenna, Aosta, Pescara, Arezzo, Pisa, Taranto, Forlì – Cesena, Catania, Reggio Emilia, Cremona, Perugia, Brescia, Cuneo, Verona, Gorizia e Alessandria.
Come appare evidente nelle prime 35 posizioni figurano solo 7 province e neanche comprensive di tutti i loro comuni, nei quali il Governo concede la proroga (quelli in grassetto). Detto questo, di cosa abbia da compiacersi l’Anci non sappiamo, se è vero come è vero che la questione sfratti non è una relativa solo e prevalentemente alle grandi aree metropolitane ma attacca in particolar modo i comuni medi e piccoli. Infatti nei primi 35 posti non figurano, ad esempio Milano, Napoli e Bari.
La proroga varata dal governo non solo non risponde alle necessità ma crea una disuguaglianza di trattamento tra sfrattati che se abitano a Prato non hanno diritto alla sospensione dello sfratto ma se abitano a Noicattaro (Ba) o Muggia ( Trieste) alla sì!
Infine continua La rimozione degli sfratti per morosità.
Se oggi siamo tutti preoccupati delle famiglie insolventi sui mutui, se tutti gli studi dicono che è il ceto medio impoverito che va in morosità negli affitti, perché a parità di condizione i morosi incolpevoli devono essere cacciati ?!.
Ci auguriamo che il Parlamento intervenga in maniera sostanziale sul decreto legge; modifichi la norma prevedendo che questa si applica, almeno, a tutti i comuni ad alta tensione abitativa in elenco nella delibera Cipe e che la proroga si applichi anche alle famiglie con sfratto per morosità inserite nelle graduatorie comunali per l’accesso alle case popolari, ovvero per quelle famiglie che hanno subito lo sfratto per morosità perché l’affitto pesava per oltre il 30% sul reddito famigliare.
 
articoli correlati:

Proroga sfratti: fino a giugno 2009 niente sfratti, ma poi? Emergenza infinita

Mobilitazione contro uno sfratto ordinato dall’Università di Pisa: blocco e trattativa riusciti

Emergenza casa Pisa: 160 sfratti esecutivi, 10 milioni di euro della Regione a rischio.

Casa e Sfratti senza fine. 33.500 in Italia. La Toscana è quarta. Prato sfratta di più.

Fino al 15 ottobre niente sfratti. Poi solo campagna elettorale.

Questa voce è stata pubblicata in Cronaca Pisana, Diritto alla Casa. Contrassegna il permalink.