Celle invase dai ratti, infiltrazioni
d’acqua e tre persone che tentano il suicidio. Non si tratta di un
film dell’orrore ma di reali fatti accaduti presso la Casa
Circondariale Don Bosco di Pisa. Per quanto tempo ancora si dovrà parlare d’emergenza?
Secondo quanto riportato da organi d’informazione cittadina (La nazione) per quattro gorni 19 detenuti sono stati costretti a condividere le celle allagate con ratti, in condizioni igieniche raccapriccianti. Contemporaneamente, infatti, sono scoppiate alcune tubature sotterranee. Il tutto nel reparto "Terra A" .
La dottoressa Maria Antonietta Paolini, medico legale, uno dei sanitari che per conto dell’Asl presta la propria assistenza anche per i detenuti del carcere di Pisa. E’ stata proprio lei, dopo aver preso visione dello stato di degrado in cui versavano le celle del blocco «Terra A» — peraltro segnalato a più riprese anche dagli agenti della polizia penitenziaria — a prendere carta e penna per sporgere denuncia al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Firenze. «Le dieci piccole celle in cui erano stati destinati questi 19 detenuti, la maggioranza dei quali extracomunitari — spiega la dottoressa Paolini — erano in condizioni di estremo degrado. Si sente spesso parlare delle pessime condizioni delle carceri nel Sud America e nei Paesi delTerzo Mondo, ma è assurdo che scenari simili si vedano anche in un istituto penitenziario di piccole dimensioni qual è quello di Pisa. Non era tollerabile e così ho fatto denuncia. Non penso di aver fatto niente di straordinario, ho fatto solo il mio dovere di medico».
Il dirigente sanitario del carcere, dottor Francesco Ceraudo, in seguito alla denuncia, è stato costretto a chiudere il reparto ed a trasferire i 19 detenuti nella prigione ospedale dell’istituto.
Sempre secondo la dottoressa qui è avvenuta l’ennesima beffa: la prigione ospedale può accogliere solo sei detenuti con gravi patologie e la capienza massima è di otto detenuti. La direzione del carcere ha pensato bene di montare 19 letti a castello e la "camerata" ha un solo bagno, un unico lavandino.
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