Intorno alle 22.30 di ieri, venerdì 24 ottobre, un’auto in corsa lancia una bomba carta dentro il conrtile dello Spazio Antagonista Newroz, dov’è in allestimento una serata musicale: un botto fortissimo, e una densa nuvola di fumo, che assorda tutta via garibaldi, fortunatamente senza creare danni alle persone. La casualità vuole infatti che tutti i preenti si trovino in quel momento all’interno dei locali.
Pisa è in questi giorni attraversata dalle lotte per i diritti. Quello allo studio, in primo luogo, con gli enormi cortei di studenti, insegnanti, precari, bambini e genitori di ogni grado dell’istruzione. Quello al lavoro e alla dignità con le mobilitazioni, i presidi e le assemblee dei migranti. Quello alla casa con gli stabili occupati da chi ha deciso di sottrarre almeno un frammento di vita alla precarietà, riaffermando il diritto ad abitare.
E su questa città, vivace e partecipe come da tempo non si vedeva, piovono le minacce: quelle del premier con il suo ormai noto “avviso ai naviganti” e i suoi “non tollereremo”; quelle del ministro Gelmini con i suoi ispettori ministeriali; quelle degli esponenti dei partiti al governo del paese che vorrebero imbavagliare tutti e strappano gli striscioni dei bambin dai cancelli delle scuole elementari.
Fino ad arrivare ai “soliti noti” che nelle serate di fine ottobre lanciano bombe carta negli spazi sociali.
Sappiamo chi sono: sono gli stessi che fomentano l’odio verso i migranti lanciando campagne contro i “venditori abusivi”, i “parcheggiatori abusivi”, i “viventi abusivi”; sono gli stessi che immaginano un mondo segnato dall’apartheid nelle strade, nelle case, nelle scuole; sono gli stessi che accoltellano i militanti dei centri sociali nelle strade della vicina Lucca o violentano le ragazze per punirle per le loro scelte sessuali; sono gli stessi che si sbraciano con i saluti romani nello stadio di Sofia e rivendicano la loro italianità con striscioni appesi, guarda caso ieri, anche a Pisa.
Sono i fascisti, i razzisti, gli xenofobi, i sessisti che qualcuno coscientemente anche nei partiti ufficiali e anche a Pisa, protegge e copre.
Quanto accaduto ieri notte è di una gravità inaccettabile che vuole colpire il Newroz per la sua presenza nelle lotte a fianco degli studenti, dei lavoratori, dei migranti. L’argine alle violenze razziste e fasciste è rilanciare con forza, in tutta la città, il terreno della partecipazione e della solidarietà. Non ci lasceremo intimidire.
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Il Pdl e il fascista Petrucci scimmiottano
le ronde tra gli ambulanti del Duomo.
Pisa: venditori abusivi cacciati dal duomo
da Patrizia Paoletti e co.
Nuovo presidio contro l’ordinanza
“anti-borsoni”
Continua la mobilitazione antirazzista:
giovedì 2 ottobre, ore 15, presidio in Banchi
L’altra Pisa: qualche spunto di
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Pisa antirazzista: centinaia di persone di
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Sabato ore 15.00, in Piazza Del Duomo
contro il razzismo.
Tensione in comune: AN contro "città
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posto del presidio. Sarà per Piazzale Loreto?
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Giuliano né nel paese.
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non sbarcano a S. Ermete