Ieri la giornata è stata densa di iniziative, la spontaneità delle forme di mobilitazione continua incessantemente ad aumentare di fronte allo stupore di tutti.
Già in mattinata davanti alla Marzotto (Scienze) un sit-in di centinaia di studenti ha bloccato via Buonarroti, striscioni sono stati calati da Matematica e di fronte ad una conferenza stampa, gli studenti hanno ribadito oltre i motivi della protesta la loro forma organizzativa: "partecipazione dal basso, niente quadri istituzionali, nonostante le strumentalizzazioni uscite sulla stampa locale, gli studenti sono i protagonisti e in quanto tali, soggetti politici".
Nel pomeriggio un gruppo di occupanti si dirige verso l’ufficio economato dell’Università. Come detto la sera prima all’assemblea, il problema riguardante la mancanza della rete internet all’interno dell’occupazione è tutt’altro che casuale. Dopo vari tentativi, gli informatici in occupazione hanno capito che c’era la chiara volontà di lasciare il polo occupato senza rete e quindi senza possibilità di comunicare in tempi ragionevoli con l’esterno.
Quindi un primo gruppo si dirige negli uffici competenti dove le trattative sembrano in un primo momento volgere al peggio. La situazione cambia radicalmente quando si uniscono al primo gruppo, quelli che fino a quel momento stavano mandando in tilt il traffico per tutto il centro attraverso un’azione congiunta sui semafori e gli incroci in città, chiaramente per volantinare e diffondere i motivi della protesta, in maniera allegra e colorata.
Quando di fronte agli uffici dell’università sul lungarno, duecento persone hanno incominciato a farsi sentire, la trattativa ha subito una decisa svolta, il dirigente ha quindi chiamato i responsabili della rete del centro "Serra" ed è stato stilato un documento dove si impegnavano con date e scadenze precise a sistemare questo problema agli occupanti, nei tempi più celeri possibili.
Quindi si forma un corteo che torna al Polo e che registra un’ altra vittoria. Momenti di ilarità nell’assemblea serale di gestione dell’occupazione, dove trecento persone hanno avuto di che divertirsi di fronte ai racconti della giornata.
Stamani alle 10 era prevista assemblea di facoltà di lettere, visto la numerossissima partecipazione tutto è stato spostato in piazza Dante, dopo una bella e partecipata assemblea gli studenti (in maggioranza ma non solo) hanno improvvisato un corteo alla volta del ponte di mezzo, dove il traffico è stato bloccato per una mezzora.
Risultato dell’assemblea: deciso, in concomitanza con il blocco della didattica, l’inizio di un percorso di autogestione della facoltà (con precari e docenti) perlomeno fino a venerdì, quando il blocco della didattica finirà e allora si deciderà cosa fare per non arrestare la mobilitazione.
Intorno alle 14.00 all’istituto d’arte Russoli in via san Frediano, dove già da due mattina gli studenti rimanevano fuori dalla scuola per protestare, calando uno striscione dalle finestre dell’ultimo piano, viene proclamato lo stato di occupazione.
Subito una delegazione di occupanti del "Polo Carmignani", raggiunge la protesta per solidarizzare con gli studenti medi che sembra nei prossimi giorni, si muoveranno anche in altre scuole.
Oggi consiglio di facoltà aperto a scienze politiche, dove una delegazione di occupanti del polo, supportati da un presidio esterno alla facoltà, cercherà di far passare la decisione del blocco della didattica. La richiesta del blocco arriva anche dai precari della ricerca e della didattica e dai precari tecnici -amministrativi.
Intanto all’interno dell’occupazione nel polo Carmignani si sussegono assemblee di facoltà, assemblee di gestione, tavoli di lavoro e commissioni ad un ritmo che ha dell’incredibile.
Inizieranno a breve le prime lezioni e i primi seminari autogestiti, concordati con alcuni docenti e assistenti della didattica, oltre ai ricercatori. Stanno inoltre uscendo i primi documenti e le prime proposte da parte del tavolo sull’autoformazione e dal tavolo sullo studio della legge 133.
Intanto sembra partita la protesta in tutto il paese, dopo l’occupazione del rettorato di ieri sera alla statale di Milano, oggi a Roma è stata occupata la facoltà di lettere della Sapienza e a Napoli all’Orientale è stato interrotto il senato accademico.
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