Diritto all casa: gli assegnatari vogliono la consegna dei 95 alloggi pubblici sfitti.

Pisa – Una buona amministrazione risponde all’emergenza abitativa con politiche sociali adeguate. O almeno dovrebbe. Questa volta però, a parlare non sono i "soliti noti" che occupano e da anni lottano per il diritto alla casa. Sono gli assegnatari delle case popolari che pur avendo i requisiti sono rimasti fuori. Questi tramite petizione rivolta all’amministrazione cittadina hanno richiesto una rapida assegnazione degli alloggi pubblici. Obiettivo è quello di evitare l’ondata di sfratti per morosità che si abbatterà sulla città. Pisa, ricordiamo, è rimasta fuori dalla proroga. Chiedono di consegnare gli alloggi e che vengano effettuati i lavori (questi sì finanziati). Risultano nel patrimonio Apes ben 95 alloggi di proprietà del comune di Pisa sfitti.

Il silenzio del Comune è un po’ imbarazzante. Ma quando 170 famiglie rimarranno fuori la porta, sarà troppo tardi per ragionare di diritto alla casa. Ed allora torneremo a ragionare della questione senza la necessaria lucidità che serve per riorganizzare il sistema di locazione pubblico e privato.
Affitteranno stanze di alberghi e residence pur di non aprire le case.

Fontaneschi è così?

E nell’immediato, per far esprimere qualcuno da lassù ci chieidamo una cosa. E se occupassero tutti le case sfitte? Esperienze “felici” Pisa ne conta tante. Lontane, meno lontane e recenti. Probabilmente sarebbe l’unica possibilità questa di non finire in strada per quelle famiglie che non riescono a pagare il mutuo, non riescono a sborsare 800 euro al mese per una casa, che non riescono a lavorare con continuità. A Pisa in molti già lo fanno.