RapportoregionaleToscana2007.pdf datiInail2008.pdf
Dai 53 casi del periodo gennaio/settembre 2007 siè passati a 59 nello stesso periodo di quest’anno. In aumento anche gliincidenti per i lavoratori stranieri
In tutta Italia non si parla di altro: sicurezza, legalità…ma quale sicurezza: sicuramente non di quelle vittime venute a mancare sul posto di lavoro, e quale legalità: quella del lavoro in nero e sottopagato, della "clandestinità" necessaria e quella della precarietà esistenziale.
Nei premi nove mesi del 2008 in Toscana si sono registratisei incidenti mortali sul lavoro in più rispetto allo stesso periododell’anno precedente (59 casi contro 53 nel 2007). Al contrario, tra il2006 e il 2007 il trend è in calo. Si è passati da 99 a 68 decessi. Intotale le denunce di infortunio nel 2007 registrano, invece, un aumentodi 232 casi (0,3%) rispetto al 2006. Mentre rimane stazionaria lasituazione nell’industria (65.218 denunce), l’agricoltura presenta untrend in diminuzione (-4,1%). In questo settore in particolare sonostati denunciati 4.690 infortuni. In aumento, invece, gli incidentioccorsi ai lavoratori stranieri, che nel triennio 2005/2007 siattestano su una percentuale del14,4% sul totale. Sono questi i datipiù significativi del rapporto regionale INAIL Toscana 2007 presentato oggi presso Villa Tornabuoni Lemmi, a Firenze.
Dall’analisi dei dati si rileva che, a livello territoriale, gli indicidi frequenza più alti riguardano la provincia di Massa e Carrara(47,56%), mentre le frequenze più basse riguardano le province diFirenze (27,31%) e Prato (27,98%), che si mantengono sotto la medianazionale.
Tra i lavoratori dei diversi comparti, il maggior numero di infortuniha riguardato i dipendenti di aziende artigiane. Le attività piùrischiose rimangono quelle relative all’estrazione dei minerali,attività caratteristica della provincia di Massa e Carrara (per lapresenza di diverse cave di marmo).
(Red.soc/Toscana)
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