Morti sul lavoro: giovane di Pistoia muore in fabbrica a Prato.

Capita di cercare la libertà tramite il lavoro. Interrompere gli studi per guadagnare un pò e non dover chiedere niente a nessuno. Se poi, il lavoro te lo da lo zio è ancora meglio. Il contratto è da apprendista, il lavoro è sempre lo stesso. La pensava così l’operaio giovanissimo, appena 18enne (Michele M.), morto in ospedale a Firenze. L’operaio, entrato a lavoro da appena un mese, era rimasto gravemente ferito in un
incidente in un’azienda di Vaiano (Prato). Il giovane era
stato colpito alla testa da un macchinario riportando un
forte trauma cranico e una profonda ferita alla testa. Era
stato ricoverato nell’ospedale fiorentino di Careggi. Il
giovane abitava a Montale (Pistoia). L’azienda dove lavorava,
che produce cuscini, e’ dello zio.
I familiari hanno
dato il consenso per l’espianto degli organi.
4 morti al mese sono troppi in Toscana. La sicurezza sul posto di lavoro si conferma una delle tante emergenze irrisolte di questa terra. A quando provvedimenti per la messa in sicuro di cantieri e aziende? Al di là delle promesse dei politici alla gente comune rimane solo la rabbia di vedere giovani e meno giovani uscire la mattina di casa senza farvi più ritorno. Come Michele, così innammorato della vita da perderla troppo giovane.
 
articoli correlati:

Morti sul lavoro: aumentano in Toscana morti e infortuni di lavoratori stranieri

Altri 3 morti sl lavoro. In Toscana sono 48 da gennaio. 5 al mese.

Pisa: metà delle aziende non sono inregola, e il dato è parziale. La vera sicurezza parte dal lavoro.

Lavoro nero e sfruttamento. Datiinquietanti della Provincia di Pisa

Inail: una donna ogni tre giorni muorelavorando. Dati in aumento

Lavoro in Toscana: per uno Studio Irpetresta precario e senza prospettive

Ispettori del lavoro: 1.000 aziendeirregolari, 500 lavoratori a "nero".

La ASL 5 presenta il bilancio 2007: 5.000infortuni denunciati ed un morto in Provincia di Pisa 

Lavoro: anche in Toscana e a Pisa si muoredi profitto

 

Questa voce è stata pubblicata in Capitale/Lavoro. Contrassegna il permalink.