Pisa – Mentre 15 famiglie sono in bilico tra la ricerca di un tetto e la strada, mentre decine e decine di persone in tutta la città e provincia si stanno mobilitando per far fronte a quella che è stata definita non a caso "emergenza umanitaria", mentre le autorità locali si tappano le orecchie e la municipale serra le fila…il fondo non è ancora stato toccato.
Oggi (12.02.09) il quotidiano La Nazione ha titolato, in tono poliziesco e da piena allerta, come sa fare egregiamente: "Bitz in pineta, espulsioni e denunce. Sgomberato un campo di nomadi". Il trafiletto è breve, ma incisivo. Si accostano più vicende, tutte accomunate e fatte passare come "delinquenze": dal reato di clandestinità colpito dall’espulsione, al reato di abusivismo fino a due infrazioni del codice penale.
Sembra quasi che il "maxi-controllo effettuato da polizia, carabinieri, polizia municipale e personale del Parco di Migliarino, Massaciuccoli e San Rossone e dell’ufficio ‘Igiene’ del Comune di Vecchiano" abbia trovato un vero e proprio covo di delinquenti. Questo è il risultato dell’articolo, il messaggio che passa, neanche troppo subdolamente.
L’articolo non ci dice che fine abbiano fatto le 35 persone identificate, in gran parte cittadini rom, ma di certo non sono stati accolti in una casa al caldo, visto che neanche una pioggia torrenziale con rischi enormi per chi vive in una baracca ha fatto scattare l’allarme di emergenza casa per coloro che vivono ai margini delle nostre città.
E’ forse il caso di mettersi tutti una mano sulla coscienza e riflettere su cosa è abusivo, su cosa significa sopravvivere e su come attuare politiche di accoglienza e non repressione.
Oggi (12.02.09) il quotidiano La Nazione ha titolato, in tono poliziesco e da piena allerta, come sa fare egregiamente: "Bitz in pineta, espulsioni e denunce. Sgomberato un campo di nomadi". Il trafiletto è breve, ma incisivo. Si accostano più vicende, tutte accomunate e fatte passare come "delinquenze": dal reato di clandestinità colpito dall’espulsione, al reato di abusivismo fino a due infrazioni del codice penale.
Sembra quasi che il "maxi-controllo effettuato da polizia, carabinieri, polizia municipale e personale del Parco di Migliarino, Massaciuccoli e San Rossone e dell’ufficio ‘Igiene’ del Comune di Vecchiano" abbia trovato un vero e proprio covo di delinquenti. Questo è il risultato dell’articolo, il messaggio che passa, neanche troppo subdolamente.
L’articolo non ci dice che fine abbiano fatto le 35 persone identificate, in gran parte cittadini rom, ma di certo non sono stati accolti in una casa al caldo, visto che neanche una pioggia torrenziale con rischi enormi per chi vive in una baracca ha fatto scattare l’allarme di emergenza casa per coloro che vivono ai margini delle nostre città.
E’ forse il caso di mettersi tutti una mano sulla coscienza e riflettere su cosa è abusivo, su cosa significa sopravvivere e su come attuare politiche di accoglienza e non repressione.
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