A Vecchiano vince l’Acea. Proteste dei movimenti in difesa dell’acqua pubblica

Vecchiano
– Alla fine ce l’hanno fatta. In un consiglio comunale infuocato (giovedì 13
marzo), è stata approvata  la
concentrazione del sistema idrico nelle mani di Acea e Suez. Nonostante le
proteste di comitati, e cittadini, il comune ha votato il passaggio al gestore
unico dell’acqua.

Rodolfo
Pardini, sindaco di Vecchiano e Fontanelliano, ha deciso di procedere alla
votazione nonostante la sinistra tutta ne chiedesse uno slittamento.
Rifondazione Comunista ha votato contro, e tramite il suo consigliere Cerri denuncia
la manovra e avverte che così “Vecchiano perderà ogni voce in capitolo sulla
gestione del servizio idrico. L’assessore Meini ha lasciato il consiglio
astenendosi dalla votazione. I comunisti italiani erano assenti ma tramite il loro
consigliere comunale, Massimo Giuliani hanno  fatto sapere di essere contrari.

I pozzi di prelievo che sono situati nei pressi della ex Cava di
Vecchiano, al Paduletto e a Filettole, sono già adesso gestiti dalla società
Acque spa, che pompa questa risorsa e poi la distribuisce a migliaia di persone,
residenti al di fuori del comune. Alcuni consiglieri nei loro interventi hanno
sottolineato che attualmente non c’è alcuna controllo da parte del Comune di
Vecchiano o di altri enti pubblici, sulla quantità di acqua che viene prelevata
da questa società privata. Anzi c’è il timore che venga prelevata più acqua di
quella prevista e consentita perché negli ultimi mesi a Vecchiano sono comparse
misteriose lesioni su decine di case. Si teme che queste lesioni sia da mettere
in relazione con un accentuato e repentino abbassamento della falda, provocato
dall’emungimento eccessivo.

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