Cronaca di una vittoria. Giornate come questa a Pisa non si vedevano da molti anni. Il concentramento del corteo è per le 15.00 e la piazza esplode subito. I camion, due, partono subito perchè è chiaro che la piazza non può contenere tutte le persone che stanno arrivando.
Aprono il corteo le sigle che hanno indetto la manifestazione: Sinistra Per (con il primo camion) Polo Carmignani Occupato (con il secondo camion) precari della ricerca e della didattica, precari tecnici amministrativi e l’assemblea dei dottorandi.
Dietro il secondo camion, oltre agli studenti del Polo Carmignani Occupato e molti altri universitari delle varie facoltà , si collocano tutti i medi di Pisa e provincia e quelli di Livorno, da notare anche la presenza del comitato dei genitori e degli insegnanti in difesa della scuola.
Poi le realtà cittadine Precari Autorganizzati, Newroz e il cartello Rebeldia oltre alle varie realtà autorganizzate, tra cui anche i Cobas.
Infine, gli ultimi spezzoni, per scelta degli organizzatori, ovvero i sindacati confederali e i partiti, tra cui pure il Pd (anche se non si è capito il perchè abbia aderito ad un corteo che esprimeva contenuti non in linea con le politiche che tale partito ha sempre portato avanti). Inconsistente la presenza delle autorità accademiche, che ormai dopo l’ultimo senato accademico hanno reso a tutti ben chiaro quale è il loro apporto alle mobilitazioni contro la legge 133, nessuno.
Per fortuna qualche docente coraggioso ogni tanto emerge. Il Corteo è immenso e la coda sembra non riuscire a partire mai dalla piazza di partenza, arriva notizia della sua partenza solo quando la cima è sul ponte Solferino ovvero, oltre la metà della lunghezza del percorso.
Già da ieri sera nell’ultima assemblea prima del corteo del Polo Carmignani Occupato, era uscita la proposta, accolta da tutti, di estendere oltre quel polo la pratica dell’occupazione e si sottolineava l’importanza di andare a colpire il luogo storico dell’Ateneo pisano, cercando di puntare molto in alto, per rispondere degnamente alle minacce del Presidente del Consiglio che invoca la polizia e addirittura l’esercito contro le occupazioni studentesche.
Il corteo si snoda per le strade della città al suono degli slogan contro Tremonti e la Gelmini e più volte si fa riferimento alle recenti dichiarazioni di Berlusconi, che vuole trattare la questione, semplicemente come un problema di ordine pubblico.
Tanta musica, tanti colori e tantissime persone determinate a bloccare e occupare tutto per far ritirare al governo i provvedimenti che distruggono l’istruzione pubblica a tutti i livelli. Ad un certo punto arriva notizia che gli studenti del liceo scentifico Buonarroti si stanno staccando dal corteo e vanno ad occupare la loro scuola, subito arriva la solidarietà del corteo che li contatta telefonicamente più tardi per far sentire la vicinanza.
La notizia della volontà di occupare la Sapienza era chiaramente trapelata, per cui già dalla mattina il preside di Giurisprudenza aveva avvertito che la Sapienza chiudeva alle 14.00, sapendo che il corteo non sarebbe arrivato lì prima delle 17.00. Nonostante i tentativi, la Sapienza intorno alle 14.00 viene dunque blindata, in modo che la protesta non potesse entrare all’interno dell’edificio simbolo dell’Ateneo pisano. Il movimento però si è dimostrato inarrestabile, quando il camion del Polo Carmignani Occupato è arrivato all’altezza della Sapienza in via Curtatone e Montanara, nonostante sembrava fosse necessario cambiare obiettivo, si è fermato. A quel punto, i primi cordoni hanno cominciato ad avanzare cercando di spingere in avanti. Quindi, fumogeni accesi, un’ombra sembra scalare incredibilmente la parete della Sapienza fino ad una finestra aperta al primo piano (notevole l’altezza) a quel punto si vede l’ombra entrare e passati tre minuti si spalanca il portone che dà su Piazza Dante, e un fiume in piena entra a liberare la Sapienza.
Adesso un gruppo si dirige comunque in Piazza Cavalieri, dove è stato allestito un palco e dove si avvicenderanno gli interventi degli organizzatori. La risposta al governo che vuole alzare il livello di scontro è arrivata, adesso, a loro la mossa…
Polo Carmignani resiste, La Sapienza è liberata e gli studenti continuano a gridare "Non pagheremo noi la vostra crisi".
Se includiamo pure tutti gli istituti superiori occupati (la stragrande maggioranza), possiamo tranquillamente dire che Pisa è sotto assedio, ma non dall’esercito, bensì dal movimento contro la distruzione dell’istruzione pubblica.
Lo striscione dello spezzone di movimento, parla chiaro:
Non pagheremo noi la vostra crisi!
articoli correlati:
Breve cronaca da un Senato accademico “aperto”
Senato Accademico aperto. Presidio e intervento dei Precari e degli Studenti
Cortei e blocchi in tutta Italia. Tafferugli a Milano. Arriva la nuova Pantera
PISA PER IL SAPERE, NO ALLA SVENDITA DELL’UNIVERSITA’: manifestazione cittadina il 23/10
Domani corteo regionale dei confederali per il personale dell’ Università e degli enti di ricerca
NO alla L.133/2008: in 8mila in piazza a Livorno. Occupata la Fortezza Nuova.
Da Pisa a Roma contro la Gelmini: cronaca di un corteo di massa
"Polo Carmignani Occupato".Notizie dalla protesta
Comunicato e prossime mobilitazioni dal "Polo Carmignani Occupato"
A Milano come a Pisa: studenti e precari uniti contro la Gelmini.
Studenti medi e universitari: corteo e blocco dei binari contro le leggi del Governo su scuola e università
15 Ottobre: Assemblea di Ateneo bis. Dirige: Marco Pasquali.
Da lunedì i precari della ricerca e della didattica si asterranno dalle attività. Assemblee in tutte le facoltà.
5 mila persone contro riforme e precarietà nella scuola e nell’università: tutti presenti.
La Gelmini dà buca alla Normale. Oggi il corteo. La mobilitazione continua.
Occupato il Polo Carmignani e la sala stampa del Rettorato. Cronaca di un’ assemblea d’Ateneo
Pisa, probabile presenza della Ministra Gelmini il 09/10. Tutti in piazza.
Assemblea d’ Ateneo sulle forme di mobilitazione da intraprendere contro il decreto 133.