L’assemblea antirazzista porta di nuovo festa e protesta in banchi

Pisa, 11.10.08. L’assemblea antirazzista che da qualche settimana si è formata a Pisa non dà tregua a un’amministrazione comunale ancora sorda rispetto alle rivendicazioni di chi si oppone all’assurdo progetto di ordinanza “anti-borsoni” e, più in generale, al clima di intolleranza che si sta diffondendo in città. Dopo i partecipatissimi presidi al Duomo e sotto, e poi dentro, il Comune di Pisa, ieri sera le logge di Banchi sono state invase da una coloratissima festa, a cui hanno partecipato diverse centinaia di persone.

Tutto è iniziato verso le 15 allo Spazio Antagonista Newroz, dove un team di cuochi e soprattutto cuoche hanno iniziato la preparazione di un ricchissimo e complicatissimo piatto senegalese. Il piatto costituirà la portata principale della cena che verrà allestita più tardi in Banchi. Poco dopo, sotto il Comune, iniziano i preparativi per il presidio. C’è un problema da risolvere: alle 18 la squadra di calcio del Senegal gioca con il Gambia per le qualificazioni ai mondiali e i ragazzi vogliono ovviamente vedere la partita. Alcuni compagni si impegnano nell’arduo tentativo di proiettare la partita sotto Logge di Banchi: punta un proiettore, un telo bianco, una parabola, ma la cosa più difficile è sintonizzarsi sul canale che trasmette la partita. Intanto la piazza comincia a riempirsi di persone. Studenti, semplici passanti incuriositi da tanto movimento, e soprattutto tanti ragazzi senegalesi, che subito si interessano al problema della proiezione della partita. Ben presto tuttavia, nella fatidica attesa, alcuni ragazzi iniziano a suonare bonghi, e l’attesa si fa molto più divertente. Il clima si fa sempre più allegro e festoso e quando, dopo più di un’ora di tentativi, verso le sette sul telo bianco compaiono i giocatori del Senegal, la gioia esplode incontenibile e iniziano cori in sostegno sia del Senegal che del Pisa.

Intanto, poco lontano, ci si prepara per la cena: vengono montati tavoli, panche e un rudimentale bancone per servire la cena, che si prevede enorme. Sono infatti veramente tante le persone che intorno alle 19 affollano la piazza. C’è chi guarda la partita, chi beve un bicchiere di vino e chi semplicemente fa due chiacchiere. Verso le 21, dopo ore e ore di preparazione, la cena è pronta, e dal Newroz viene trasportata in Banchi, dove centinaia di persone possono così assaggiare l’ottima cucina senegalese.

Dopo la cena e la partita inizia la musica. Le Logge di Banchi si trasformano in una grande pista da ballo, affollata da persone delle più diverse nazionalità. Alla musica si alternano interventi che ribadiscono la volontà di tenere ben unite festa e protesta. Le finestre del Comune sono chiuse e le luci spente, ma tutta la giunta deve sapere che proprio sotto la sua sede diverse centinaia di persone stanno manifestando la propria presenza, opponendosi a chi le vorrebbe vittime invisibili e facendo sentire con forza la propria voce.

Sono le 23 quando succede una cosa nuova per la città di Pisa: la festa-presidio si trasforma in un vasto corteo spontaneo. Circa cinquecento persone, attraversano le strade della città dietro uno striscione che recita: “LAVORO E DIGNITA’”. La meta è il Polo Carmignani Occupato, centro della protesta contro il vergognoso attacco rivolto dal Governo al sistema dell’istruzione italiano. Al grido “siamo tutti clandestini”, il corteo attraversa ponte di mezzo, si ferma in Piazza Garibaldi, continua lungo Borgo e sfocia infine in piazza dei Cavalieri. Raggiunto il Polo, i manifestanti entrano nell’aula magna in cui si sta svolgendo l’assemblea degli occupanti ed esprimono la propria solidarietà alla lotta degli studenti, dirigendosi poi verso i locali del Polo in cui sta iniziando una festa.

L’iniziativa di ieri ha costituito un grande, riuscito, tentativo di contrastare tutti coloro che, anche a Pisa, tentano di sostenere e propagandare il binomio immigrazione-insicurezza. La festa in Banchi ha mostrato praticamente sia la ridicola insensatezza di questo binomio che la validità del binomio che lega il fenomeno dell’immigrazione alla ricchezza.

Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 15 ottobre, giorno in cui è convocata un’assemblea cittadina che servirà a preparare la manifestazione che si terrà a Pisa nelle prossime settimane.

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