Filippeschi non si ferma: scatta l’ordinanza “anti-baraccopoli”

Pisa – Divieto di accampamento su tutto il territorio comunale a partire da ieri, 12 Dicembre. Sfratto dunque per tutti coloro che al momento vivono nei campi abusivi (Aurelia, Piagge, Oratoio), che avranno tempo 15 giorni dalla presentazione dell’atto per liberare le aree occupate. Se non lo faranno, il Comune lo farà al posto loro, con i propri mezzi. L’inottemperanza al provvedimento prevede anche una multa di 100 euro. Geniale, pretendere il pagamento di una multa da chi non ha neanche un tetto!
 
Filippeschi ha firmato ieri tale provvedimento, sollecitato anche dalla Società della Salute e dalla Asl 5, dopo le ripetute denunce dei residenti della zona.
Oltre all’ordinanza antiaccampamento il Sindaco ha firmato una specifica ordinanza riguardante lo sgombero di quattro nuclei familiari – 17 persone in tutto, tra kossovari, macedoni e marocchini – che abitano senza diritto nel campo sosta di Coltano. In una nota di Palazzo Gambacorti si legge che “la misura è volta a controllare e limitare le presenze nell’area, in vista dell’assegnazione a quanti ne avranno effettivamente diritto, dei miniappartamenti in costruzione nella zona adiacente e la chiusura definitiva del campo” (cfr.La Nazione).
 
Resterà a Pisa solo chi è stato inserito, e c’è rimasto con un comportamento “corretto”, nel Progetto Città Sottili, che prevede la costruzione di 17 villette a Coltano e l’inserimento di altre famiglie nella graduatoria per l’assegnazione di parte degli alloggi popolari in costruzione.
Ma dal nostro Sindaco non potevamo aspettarci altro che questo. Dopo l’ordinanza anti-borsoni, diretta a colpire l’unica fonte di sopravvivenza dei ragazzi senegalesi – che dopo aver affrontato viaggi della speranza si trovano a dover sottostare al commercio contraffatto senza avere scelta – ecco che si colpiscono i rom. I nemici del momento. Gli zingari, quelli che rubano i bambini, che sporcano, che non ci piacciono.
 
Oggetto di pregiudizi di un razzismo becero, le popolazioni che abitano i campi rom ai margini della nostra città come in tutto il mondo sono persone caro sindaco. Non si può pretendere di distruggere, costruire, traslare i loro spazi e corpi come fossero giochetti al servizio della "nostra" risistemazione urbana al fine del tanto desiderato decoro. Tutti, nessuno escluso, devono essere inseriti nei progetti abitativi, senza che questi siano ghetti, bensì reali soluzioni al fine del possibile inserimento nella nostra società. Pisa deve essere questo e non smetteremo mai di ripeterlo. [red.]
 
Articoli che mostrano la volontà razzista di costruzione del nemico, contro le popolazioni rom, a Pisa come in tutta Italia, dal governo ma non solo:

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